Dottoressa Francesca
Romana Rossetti

Iperpressione rotulea: cause, sintomi e trattamenti ortopedici efficaci

Quali sono le cause, sintomi e i migliori trattamenti ortopedici per l’iperpressione rotulea? Riduci il dolore al ginocchio con terapie farmacologiche, ginocchiere stabilizzanti o interventi chirurgici
mirati.

L’iperpressione rotulea è una condizione che coinvolge il ginocchio, in particolare la rotula, e si verifica quando quest’ultima non segue il suo percorso naturale durante il movimento. Spesso spinge verso l’esterno invece di mantenere un allineamento centrato, causando un sovraccarico sulla cartilagine del femore.

Questa patologia colpisce principalmente i giovani, specialmente le donne affette da ginocchia valghe (a X), ed è una delle cause più comuni di dolore al ginocchio.

Cause dell’iperpressione rotulea

La causa principale dell’iperpressione rotulea è un aumento della tensione del legamento
alare esterno, che porta la rotula a spostarsi lateralmente. Questa condizione è spesso
congenita, ma può essere aggravata da fattori come:
Anomalie anatomiche: persone con ginocchia valghe, rotula alta o debolezza muscolare nel quadricipite sono più predisposte.
Sovraccarico: gli atleti o coloro che praticano sport ad alta intensità sono soggetti a microtraumi che, nel tempo, possono causare infiammazione della cartilagine rotulea.
Cattiva postura: una postura scorretta può influire negativamente sull’allineamento della rotula.

Questi fattori contribuiscono a uno squilibrio che mette pressione sulla faccetta esterna della rotula, causando dolore e infiammazione.

Sintomi dell’iperpressione rotulea

Inizialmente, l’iperpressione rotulea può non presentare sintomi evidenti, ma con il tempo i
seguenti segnali possono manifestarsi:
Dolore: nella parte anteriore del ginocchio, soprattutto durante attività come salire o scendere le scale.
Rumori articolari: sensazione di “scatto” o scricchiolio quando si piega o si estende il ginocchio.
Gonfiore e rigidità articolare: specialmente dopo lunghe sedute o movimenti intensi.
Se non trattata adeguatamente, l’iperpressione rotulea può progredire verso forme più gravi come la condromalacia rotulea, una degenerazione della cartilagine che può richiedere interventi più invasivi.

La diagnosi viene effettuata tramite radiografie del ginocchio in varie angolazioni di flessione (30, 60 e 90 gradi) per valutare il corretto scorrimento della rotula nella troclea.

Come trattare l’Iperpressione rotulea

Il trattamento dell’iperpressione rotulea varia a seconda della gravità del problema. Nei casi meno avanzati, l’approccio conservativo è generalmente il primo passo, evitando interventi chirurgici quando possibile. Ecco i principali trattamenti ortopedici:
1. Terapia farmacologica: l’uso di antinfiammatori non steroidei (FANS) può ridurre il
dolore e l’infiammazione.
2. Ginocchiera stabilizzante: indossare una ginocchiera può aiutare a mantenere la
rotula in posizione, riducendo il sovraccarico durante il movimento.
3. Limitare le attività stressanti: evitare movimenti che coinvolgono una flessione
profonda del ginocchio può prevenire ulteriori danni.
4. Rinforzare la muscolatura mediale del quadricipite (vasto mediale). Esercizi
specifici, come gli squat parziali o l’estensione del ginocchio a carico leggero, aiutano a
bilanciare la trazione muscolare sulla rotula.

Intervento Chirurgico

Nei casi più gravi, dove il trattamento conservativo non riesce a ridurre i sintomi o la cartilagine è gravemente compromessa, può essere necessario un intervento chirurgico. Uno dei trattamenti ortopedici più efficaci è la chirurgia artroscopica. Questo intervento prevede il “lateral release”, cioè il rilascio del legamento alare esterno che esercita eccessiva tensione sulla rotula. Questa procedura consente alla rotula di riposizionarsi correttamente, alleviando la pressione esterna e prevenendo ulteriori danni alla cartilagine.

Dopo l’intervento, è fondamentale seguire un percorso di riabilitazione per garantire un recupero ottimale. Generalmente, la riabilitazione prevede esercizi graduali per ripristinare la forza muscolare e la mobilità articolare.

In alcuni casi, al rilascio laterale artroscopico può essere necessario aggiungere una seconda procedura chirurgica: la trasposizione della tuberosità tibiale anteriore. Questo intervento sposta la tuberosità più internamente, per migliorare l’allineamento della rotula all’interno della troclea femorale, il canale attraverso cui scorre la rotula sul femore.