Protesi totale o monocompartimentale al ginocchio? Quali sono le differenze, i benefici e per chi è indicata l’una o l’altra. Guida utile per fare la scelta giusta.
Artrosi al ginocchio: non sempre serve una protesi totale
L’artrosi al ginocchio è una malattia degenerativa che colpisce la cartilagine e compromette il movimento dell’articolazione. Può nascere in modo spontaneo (artrosi primaria) o essere causata da traumi, infiammazioni, infezioni o malformazioni (artrosi secondaria).
Tra i fattori di rischio più comuni ci sono età, sovrappeso, postura errata (ginocchia vare o valghe), patologie endocrine e abitudini poco sane, come il fumo.
Il ginocchio ha tre compartimenti principali:
- mediale interno,
- laterale esterno,
- femoro-rotuleo (cioè tra femore e rotula).
Quando l’artrosi colpisce un solo compartimento, può bastare una protesi monocompartimentale. In questi casi non serve sostituire tutta l’articolazione, ma solo la parte danneggiata.
Cos’è la protesi monocompartimentale e quando è indicata
È una soluzione chirurgica che sostituisce solo il compartimento danneggiato del ginocchio. Ne esistono tre tipi principali:
- mono-mediale, per il comparto interno
- mono-laterale, per il comparto esterno
- femoro-rotulea, per il comparto tra femore e rotula
Questo tipo di intervento è indicato soprattutto in caso di artrosi secondaria, cioè quando il danno è limitato a una sola zona del ginocchio.
Chi sono i pazienti ideali?
- Persone attive ma non più giovanissime
- Anziani in buona forma
- Sportivi non agonisti
- Chi ha dolore localizzato e conservazione del legamento crociato anteriore
I vantaggi rispetto alla protesi totale
Scegliere una protesi di questo tipo può portare molti benefici rispetto alla protesi totale:
- Incisione chirurgica più piccola
- Meno osso rimosso
- Muscoli e tessuti intatti o quasi
- Minor rischio di perdite di sangue
- Ricovero più breve
- Recupero più veloce
- Migliore sensibilità e stabilità del ginocchio
- Ritorno rapido alle attività quotidiane
- Possibilità di praticare sport leggeri
Questi aspetti la rendono una scelta vantaggiosa per molti, ma non per tutti.
Quando invece serve la protesi totale?
La protesi totale resta la soluzione più adatta quando l’artrosi è diffusa e coinvolge più compartimenti. In alcuni casi, la protesi monocompartimentale non è sufficiente. Ad esempio:
- Se ci sono gravi deformità
- Se l’articolazione è già stata operata (es. osteotomia)
- Se mancano legamenti importanti, come il crociato anteriore
- Se ci sono malattie infiammatorie
- Se il paziente pratica sport da contatto o fa lavori pesanti
In questi casi, solo una protesi totale garantisce un risultato stabile e duraturo.
Si tratta, quindi, di una soluzione meno invasiva, con tempi di recupero più brevi e meno impatto sull’articolazione. Ma funziona solo se l’artrosi è limitata.
Quando la malattia è più avanzata, la protesi totale resta la scelta migliore. Il chirurgo valuta caso per caso, considerando età, stile di vita e stato del ginocchio.