Dottoressa Francesca
Romana Rossetti

Intervento Lussazione Acomion Claveare

Lussazione acromion claveare

La lussazione acromion claveare si verifica con il distacco della clavicola dall’acromion, a causa della lesione dei legamenti acromion-claveare e coraco-clavicolare.

lussazione acomion claveare

È in genere causata da un trauma ad alto impatto diretto sulla spalla o indiretto sul gomito, comune nella pratica degli sport da contatto e presenta una maggiore incidenza nel sesso maschile.

L’entità della lussazione può essere variabile, per cui viene classificata in base alla gravità del danno.

La lussazione acromion claveare è classificata in 6 gradi:

1° grado: in cui è presenta una semplice distorsione, senza lesione dei legamenti;

2° grado: è presente una lesione dei legamenti acromion claveari e una sublussazione;

3° grado: la lussazione è evidente, sono presenti lesioni dei legamenti acromion claveari, coraco clavicolari, trapezoidali e conoidali;

4° grado: in questi casi si nota chiaramente il distacco tra acromion e clavicola e occorre intervenire immediatamente per riavvicinare i legamenti, riportandoli in continuità.

5° grado: presenta caratteristiche simili alla lussazione di grado III, ma di gravità maggiore, con l’acromion particolarmente lontano dalla sua sede;

6° grado: lussazione più grave ma anche più rara, in cui l’acromion è gravemente dislocato, spesso associato a fratture e lesioni multiple.

È una lesione che provoca un forte dolore e se non viene curata nella prime 6 settimane, può diventare cronica con conseguenze, come dolori e diminuzione della forza nel sollevamento di pesi.

La diagnosi viene fatta oltre che con l’osservazione con un test che viene chiamato “test del Pianoforte”: la pressione sull’estremo distale della clavicola provoca l’abbassamento della stessa oltre che il sintomo doloroso.

I trattamenti per la lussazione acromion claveare sono differenti in base alla gravità:

  • trattamenti conservativi per quanto riguarda i primi 3 gradi in fase acuta che prevedono l’immobilizzazione dell’arto con tutore, per un tempo variabile dai 10 giorni fino ad un mese.

Una volta terminato il periodo di immobilizzazione dell’arto, si procede con un graduale programma di riabilitazione, in modo da evitare ulteriori lesioni ma al contempo riprendere la mobilità perduta.

  • intervento chirurgico in artroscopia, che ci da’ la possibilita’ di valutare e trattare se ci fossero lesioni associate come la lesione SLAP, dal grado III in poi, da eseguire il prima possibile, in modo da evitare che la lesione diventi cronica.

La lussazione acromion claveare acuta è generalmente conseguenza di una rottura recente, che può essere trattata con l’intervento chirurgico in artroscopia avvicinando le due strutture ossee.

Si procede, dunque, con l’applicazione di placchette in metallo e tiranti particolarmente resistenti, in modo da riportare in sede la clavicola e permettere la guarigione dei legamenti in posizione anatomica.

I casi di lussazione cronica dell’articolazione acromion claveare, invece, prevedono l’esecuzione di un intervento chirurgico più impegnativo, in cui si combina l’artroscopia al trattamento a cielo aperto.

In questo caso si ricostruiscono i legamenti prelevando un tendine da altra sede (ad esempio, dal ginocchio), o con un innesto da donatore.

La procedura sarà successivamente stabilizzata con delle placchette per permettere una migliore cicatrizzazione.

Dopo l’intervento il paziente dovrà portare un tutore per circa 6 settimane e seguire un trattamento fisioterapico con esercizi di riabilitazione specifici per la mobilità graduale della spalla.

Le lesioni di 3° grado possono essere trattate sia con trattamenti conservativi che con chirurgia, e’ preferibile in un primo momento trattare la lussazione in maniera meno invasiva con la prima metodica.

La ripresa delle attività lavorative è in genere consigliata dopo 2 mesi dall’operazione, mentre per la pratica degli sport occorrono dai 4 ai 6 mesi a seconda della situazione.